vento tra le vele raccontiIl vento tra le vele

Racconti, quattro, il primo è il titolo “Il vento tra le vele”.  Sono un po’ più lunghi dei precedenti. Nascono dai sogni.
Ho sognato una mappa del tesoro (il vento tra le vele), ho sognato una donna correre nella foresta(dentro un albero). A questi ho aggiunto una storia ambientata alla Stazione Termini a Roma(Oggetti ritrovati, padroni perduti) e un racconto che è stato la mia ossessione per qualche anno(Ritratto a carboncino).

Il viaggio in barca a vela è nato dal racconto di una mia amica che ha trascorso una settimana in barca a vela. Era entusiasta di quella vita, mi sono incuriosita e ho fatto ricerca. Nasce così la storia, con la barca, con la mappa, con uno skipper e con l’isola di Nosy-be, nell’arcipelago del Madagascar.

Può una donna avere due anime? Un’anima moderna, contemporanea e l’altra antica. A volte emerge una, altre volte l’altra. Un giorno bisognerà decidersi, ma nel frattempo, si cerca di sopravvivere. Per compagno, un lupo solitario.

Nell’ufficio “Oggetti smarriti” arrivano gli oggetti più strani. Giornali, ombrelli, giacche sono all’ordine del giorno. Che cosa succede se qualcuno abbandona computer e cellulari? Un cane nel suo cestino? Una coperta con una lettera molto commovente? Chi li ha lasciati? Che storie ci sono dietro a quegli oggetti.

Il ritratto a carboncino è l’immagine di un neonato. Nasce in poche righe, una descrizione scarna. Come diventa un racconto lungo? Una storia di una madre, di un bambino nato morto, di un disegno e di una fine terribile.

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