Il fantasma al ballo Racconto

Il fantasma al ballo(L):

Racconto con fantasma al ballo, una strana leggenda metropolitana che ricalca in parte la leggenda dell’autostoppista. Un ragazzo passa davanti al cimitero, dà un passaggio a una bella ragazza, va ad una festa. La riaccompagna, poi, a casa. E’ la figlia del guardiano del cimitero.
Quando la cercherà il giorno dopo, scoprirà che la giovane donna è morta qualche tempo prima. Nella mia storia, il giovane è un “allegro” universitario, ma il fantasma o il destino si accaniranno con lui e i suoi amici. La vendetta è un piatto che va mangiato freddo… come un fantasma.

“La strada grigia e contorta unisce la città al nulla; una lunga fila di lampioni e alberi che taglia in due la cittadina passando davanti al cimitero cittadino per arrivare ad un autostrada trafficata. Il piccolo cimitero cittadino ha un muro alto, un cancello di ferro battuto, il silenzio profondo che viene dalle mura.
Nebbie che escono ed entrano, sussurri di preghiere che rimbombano e non si spengono. La casetta del guardiano, vicino all’ingresso è grande come una piccionaia, grigia, con le finestrelle riquadrate, una porticina nera.

Il guardiano è un uomo magro, con la pelle grigia, gli occhi verdi e tristi, sempre in divisa, anche quando il cimitero è chiuso.
Quegli occhi tristi sono il ricordo di tutto il dolore che vede ogni giorno e del dolore delle sue perdite: una moglie e una figlia. E’ solo, triste, stanco, vorrebbe abbandonare quel lavoro, ma per andare dove? Tutto il suo mondo è lì, tra quelle pietre, quei fiori appassiti, quei lumini che non riescono a diradare il buio della fine a cui tutti vanno incontro.

Il resto del paese non sa nulla di questo guardiano, non lo vedono mai in città, non gli parlano quando vanno al cimitero, non si preoccupano per lui. Lo cancellano dai propri pensieri perché fa un lavoro terribile, perché considerarlo, vorrebbe dire affrontare l’argomento ”morte”. Più degli altri lo ignorano le persone come Samuel e David: studenti universitari. Giovani, vitali, spensierati e irresponsabili, lontani dall’idea della morte come solo i giovani sanno essere.

Samuel è uno studente universitario. Gli esami sono un riempitivo tra una festa universitaria e l’altra. E’ un ragazzone alto, muscoloso, ha modi gentili e educati, ma tra le ragazze non gode di una buona fama: Samuel non accetta un ”no” come risposta e sa diventare violento, specialmente se beve o fuma, ma questo i suoi genitori non lo sanno.

E’ la fine di giugno. L’inizio di un’estate che sarà piena di divertimento.

Samuel si è preparato con cura per la festa che ci sarà stasera a casa di David, il suo migliore amico.

David è come Samuel, stessa corporatura, stessi modi gentili ed educati, stesse idee sulle ragazze. I genitori di David sono partiti per una crociera. Hanno chiesto a David di comportarsi in modo responsabile ma David non sa neanche che cosa vuol dire.
Il frigorifero è pieno di birra, il mobiletto bar è stato rifornito di whisky e cognac, ci sono decine di sacchetti di patatine e popcorn e le camere hanno lenzuola pulite. David ha invitato tutti i suoi compagni di corso e tutte le ragazze che è riuscito a contattare. Ha chiamato anche il suo spacciatore di fiducia per ordinare una buona dose di fumo. Sarà una festa indimenticabile.”