Rose e fantasmi – Pillola

Ecco una pillola di “Rose e Fantasmi” ,  romanzo pubblicato in self-publishing.

Rose e Fantasmi
Inizio terribile:

Il nastro adesivo sulla bocca le brucia le labbra, la saliva che sta ingoiando ha un gusto orribile, è sicura che sta ingoiando la colla del nastro. Le mani le formicolano mentre i polsi bruciano per la corda che le sta tagliando la pelle. L’istinto le dice di muoversi per cercare di allargare le corde, ma ottiene l’effetto opposto, i nodi si stringono di più. Distesa sul letto, con il dolore che le fa lacrimare gli occhi, vede l’uomo che l’ha legata che si aggira per la stanza, toccando tutte le sue cose, accarezzando i suoi mobili, annusando i suoi abiti, spostando la poltrona o chiudendo le tapparelle.

Leo, l’uomo che lei ha fatto entrare in casa come amico, si sta preparando a farle del male.

Chiara è terrorizzata, sconvolta dall’aver mal giudicato l’uomo. Il terrore si unisce alla delusione e all’umiliazione.

Le ritorna alla mente la sera in cui l’ha conosciuto. Già allora aveva ignorato il brivido premonitore.

Lo sguardo segue l’uomo e lo vede riempire una siringa. La paura la fa agitare, si contorce, ma i nodi si stringono ancora. Mugola cercando di dire di no. Ha sempre avuto paura degli aghi e non vuole droghe o sonniferi.

«Zitta. Ti sgozzo subito, se non stai brava!»

Chiara si blocca, la voce arrabbiata e profonda dell’uomo le ha fatto capire che è pronto a mettere in pratica le minacce. Leo si avvicina con la siringa, la punta dell’ago penetra nella pelle, lo stantuffo scende, mentre l’uomo la guarda negli occhi. Lo sguardo esprime tutta la sua soddisfazione a vedere il terrore negli occhi di Chiara.

Violenza:

Quando il medicinale incomincia a fare effetto, ha sempre più difficoltà a restare vigile, non sente più le mani e i piedi, la vista è annebbiata, le parole di Leo le arrivano da lontano e sono distorte. Il desiderio impellente di mantenere il controllo la fa combattere contro gli effetti del farmaco, ma è una battaglia persa in partenza.

Sta perdendo, sempre più in fretta, il controllo sul proprio corpo: non riesce a chiudere gli occhi, la bocca non articola più le parole che vorrebbe dire nonostante il nastro adesivo, le dita non riescono più a muoversi.

Le immagini si confondono, il viso di Leo diventa orribile, con occhi enormi e denti appuntiti, le mani adunche che le percorrono le gambe, la pelle le restituisce una sensazione amplificata di viscido orrore. L’uomo le è sempre più vicino, sempre più nel suo spazio intimo.

Come in un sogno, sente una parte di sé staccarsi dal letto, prova la sensazione di volare, si sente sollevare verso il soffitto, vede il suo corpo, coperto da quello di Leo. Si allontana, entra in salotto e si concentra sul ricordo della sera in cui ha conosciuto l’uomo.