Nelly – Racconto Noir

Nelly:

Con questo racconto noir “Nelly” ci fa lasciare le leggende metropolitane, siamo passati ai racconti brevi. Nelly, Henry e Tom. Il classico triangolo. Nelly è un’impiegata, Tom è suo marito stanco e distratto, Henry è lo sconosciuto che dà tutte le attenzioni possibili a Nelly. La corteggia, le parla, ne ha cura. Sembra la classica storia d’amore clandestino, ma con Nelly niente è come sembra. Nelly litiga con Tom, divorzia, cerca di ricominciare a vivere e lo vuole fare lontano: in Irlanda. Perché? Perché è uno dei tanti paesi che io vorrei visitare, pieno di verde (verde speranza) e con il mare (poteva mancare per ricominciare?). Eccovi il solito pezzettino, così tanto per incuriosirvi.

“Il campanello. Nelly apre la porta, il fattorino le porge una cartellina e una penna.

“Consegna!”

Nelly guarda la cartellina, legge il proprio nome, guarda il mazzo di rose rosse che tiene in braccio il fattorino, firma sulla riga tratteggiata. Il fattorino le mette in mano il mazzo di fiori.

Piccola indagine

Nelly ringrazia il fattorino e chiude la porta con un piede. Appoggia il mazzo sul tavolo. Ci sono 24 rose rosse a gambo lungo. Sono boccioli rossi, vellutati, le foglie verde scuro sono lucide. Tutto il mazzo è avvolto nel cellophane trasparente con un grosso fiocco rosso. Non c’è neanche una spina. La busta bianca pinzata alla confezione contiene un laconico bigliettino:”Tuo per sempre. A.S.”.

Nelly è allibita: mancano tre mesi al suo compleanno e un mese al suo anniversario di matrimonio, suo marito non si ricorda mai né dell’uno né dell’altro. Perché quei fiori, allora? L’adesivo del fioraio indica un indirizzo dall’altra parte della città.

“Chi mi ha mandato questi fiori? E se non fossero per me?”

Nelly lascia che il suo cervello faccia un po’ di congetture, poi decide di chiamare il fioraio: chiede se il suo indirizzo è quello che è stato indicato sull’ordine e chiede il nome della persona che ha fatto l’ordine. Pagamento in contanti, niente nome è la risposta secca del suo interlocutore. Chi risponde al telefono non ha visto la persona che ha ordinato il mazzo, perché non era di turno. Nelly ringrazia e interrompe la comunicazione.

Serata triste

Mette le rose in due vasi di cristallo, li sistema sul tavolo del salotto e prepara la cena. Tom, suo marito, rincasa alla solita ora, getta un’occhiata distratta ai fiori, apre il giornale e sprofonda nella lettura, dopo essersi tolto le scarpe ed averle lanciate lontano. Nelly torna in cucina, ingoiando le lacrime. La cena è silenziosa, Tom mangia immerso nella lettura del giornale, poi si alza ed esce. Nelly rassetta la cucina, prende un sonnifero e si infila sotto le coperte dopo essersi cambiata e struccata. Senza una parola.

Tom rientra a notte fonda, guarda i fiori, alza le spalle, si butta sul divano e incomincia a russare sonoramente.”

Il fantasma al ballo Racconto

Il fantasma al ballo(L):

Racconto con fantasma al ballo, una strana leggenda metropolitana che ricalca in parte la leggenda dell’autostoppista. Un ragazzo passa davanti al cimitero, dà un passaggio a una bella ragazza, va ad una festa. La riaccompagna, poi, a casa. E’ la figlia del guardiano del cimitero.
Quando la cercherà il giorno dopo, scoprirà che la giovane donna è morta qualche tempo prima. Nella mia storia, il giovane è un “allegro” universitario, ma il fantasma o il destino si accaniranno con lui e i suoi amici. La vendetta è un piatto che va mangiato freddo… come un fantasma.

“La strada grigia e contorta unisce la città al nulla; una lunga fila di lampioni e alberi che taglia in due la cittadina passando davanti al cimitero cittadino per arrivare ad un autostrada trafficata. Il piccolo cimitero cittadino ha un muro alto, un cancello di ferro battuto, il silenzio profondo che viene dalle mura.
Nebbie che escono ed entrano, sussurri di preghiere che rimbombano e non si spengono. La casetta del guardiano, vicino all’ingresso è grande come una piccionaia, grigia, con le finestrelle riquadrate, una porticina nera.

Il guardiano è un uomo magro, con la pelle grigia, gli occhi verdi e tristi, sempre in divisa, anche quando il cimitero è chiuso.
Quegli occhi tristi sono il ricordo di tutto il dolore che vede ogni giorno e del dolore delle sue perdite: una moglie e una figlia. E’ solo, triste, stanco, vorrebbe abbandonare quel lavoro, ma per andare dove? Tutto il suo mondo è lì, tra quelle pietre, quei fiori appassiti, quei lumini che non riescono a diradare il buio della fine a cui tutti vanno incontro.

Il resto del paese non sa nulla di questo guardiano, non lo vedono mai in città, non gli parlano quando vanno al cimitero, non si preoccupano per lui. Lo cancellano dai propri pensieri perché fa un lavoro terribile, perché considerarlo, vorrebbe dire affrontare l’argomento ”morte”. Più degli altri lo ignorano le persone come Samuel e David: studenti universitari. Giovani, vitali, spensierati e irresponsabili, lontani dall’idea della morte come solo i giovani sanno essere.

Samuel è uno studente universitario. Gli esami sono un riempitivo tra una festa universitaria e l’altra. E’ un ragazzone alto, muscoloso, ha modi gentili e educati, ma tra le ragazze non gode di una buona fama: Samuel non accetta un ”no” come risposta e sa diventare violento, specialmente se beve o fuma, ma questo i suoi genitori non lo sanno.

E’ la fine di giugno. L’inizio di un’estate che sarà piena di divertimento.

Samuel si è preparato con cura per la festa che ci sarà stasera a casa di David, il suo migliore amico.

David è come Samuel, stessa corporatura, stessi modi gentili ed educati, stesse idee sulle ragazze. I genitori di David sono partiti per una crociera. Hanno chiesto a David di comportarsi in modo responsabile ma David non sa neanche che cosa vuol dire.
Il frigorifero è pieno di birra, il mobiletto bar è stato rifornito di whisky e cognac, ci sono decine di sacchetti di patatine e popcorn e le camere hanno lenzuola pulite. David ha invitato tutti i suoi compagni di corso e tutte le ragazze che è riuscito a contattare. Ha chiamato anche il suo spacciatore di fiducia per ordinare una buona dose di fumo. Sarà una festa indimenticabile.”