Le streghe di Mamrot – Pillola

Ecco una pillola di “Le streghe di Mamrot” ,  romanzo pubblicato con Pav Edizioni.

Le streghe di Mamrot
La condanna:

Settembre è appena incominciato, ma il cielo è grigio e il vento è freddo. Le nuvole spesse lasciano appena passare un po’ di luce. Fuori dal villaggio, nel grande campo requisito dalle guardie del re, ci sono sette pali piantati nel terreno. La base è circondata da ciocchi di legno e fascine. Tutto è pronto per eseguire sette pene di morte.

Dal villaggio di Albarracin incominciano ad arrivare gli abitanti. È una lunga fila di uomini e donne in abiti scuri. Una colonna silenziosa e ordinata. I soldati hanno le alabarde e li controllano. I genitori stringono le mani dei bambini. Tutti gli abitanti del paese devono essere presenti.

Quando il popolo è fermo davanti ai pali, la strada sembra animarsi di nuovo. Tre carri cigolanti sono usciti dalla fortezza e stanno percorrendo quella stessa via. Sono carri in legno, trai- nati da buoi bianchi, guidati e scortati da soldati armati.

I carri sono pesanti, le ruote sprofondano nel fango e i soldati devono spingerle per liberarle. Ogni carro trasporta lo stesso tri- ste carico: un monaco, due guardie, due o tre donne. Il monaco indossa un mantello di stoffa grezza sulla tonaca. Lo sguardo è fisso sulla Bibbia che ha in mano e mormora preghiere che nes- suno può sentire. I soldati hanno la spada sguainata, pronti ad agire. Non guardano mai le prigioniere negli occhi. Stringono con forza un capo delle catene e delle corde che le bloccano.

 

L’aspetto delle condannate è irriconoscibile. Due mesi prima erano donne giovani e belle. Oggi hanno lunghe camicie di tela grezza, sporche e stracciate. Dagli strappi si scorgono tagli purulenti e lividi. Le teste sono state rasate in malo modo. Il cuoio capelluto ha qualche ciocca sporca, lunghi tagli infetti e sanguinanti. Nessuno si è preoccupato di curare le loro ferite. Le torture che hanno subìto hanno provocato gravi danni sul loro corpo. Sono state picchiate, i loro occhi sono gonfi e i nasi sono san- guinanti. Una di loro ha la mascella spostata, non riesce più a parlare o mangiare. Hanno subito la dislocazione delle spalle. Le piante dei piedi sono state bruciate. Ci sono ferite terribili sui loro corpi, pietosamente coperte dalle camicie, sono l’effetto di torture indicibili e nessuno ha avuto pietà di loro.

Quando scendono dai carri le persone presenti le guardano. Alcune donne si coprono il volto inorridite. Altre fanno voltare i bambini. Certi uomini si sentono forti abbastanza per lanciare insulti e beffe. Il popolo cattolico si segna e mormora preghiere, ma poi ride e sputa per terra. La folla insulta le donne, ma le guardie impediscono ai più violenti di avvicinarsi per mantenere l’ordine e la sicurezza.

I carri si sono allontanati e aspetteranno i monaci e le guardie che torneranno indietro. I tre religiosi aprono i loro breviari e mormorano preghiere. Le guardie hanno le spade puntate contro le condannate, le spingono verso i pali. Riescono appena a mettere un passo davanti all’altro a causa delle caviglie bloccate dalle catene e dal dolore atroce delle ferite.

Profumo di riscatto – Pillola

Ecco una pillola di “Profumo di riscatto” ,  romanzo pubblicato in self-publishing.

Profumo di riscatto

Profumo di Riscatto – Pillola

 Irene ha una valigia sul letto. Sulla coperta stropicciata c’è una manciata di carte sparse.

Le raccoglie, le legge ancora una volta e le incendia. I fogli cadono nel cestino di ferro e bruciano del tutto.

Apre la finestra, l’aria estiva è già tiepida di prima mattina. Le arriva il profumo e il canto degli uccelli della pineta che c’è dietro la sua casa. Sono quattro anni che vive a Colfiorito e che gestisce la sua pasticceria. Lei è l’immagine della perfezione, sempre profumata di cannella, cioccolato o vaniglia. Si fa amare al primo sguardo da tutti e anche questa è una delle sue doti innate.

In soli quattro anni ha raggiunto il successo in un paese piccolo come Colfiorito. Si è innamorata di questo pezzetto di Umbria e dei suoi quattrocento abitanti. Il paese è arroccato su un altopiano e con una bellissima pineta. Il paesaggio e la natura sono meravigliosi e lei, in questo piccolo paradiso, è felice.

Per lei è arrivato il momento di mettere in atto uno dei suoi piani. Ha studiato con cura la sua vittima e ha scelto il periodo più adatto per incominciare.

Oggi lei sta per partire, la sua meta fa parte del piano che ha in mente e sarà anche una piccola vacanza. Tra un paio d’ore raggiungerà un ranch “Il cipresso” a Castiglione del Lago quasi in riva al lago Trasimeno. Il volantino che ha stampato, elenca le caratteristiche di quella magnifica attività. Le fotografie promettono un posto meraviglioso, con tantissimi servizi e un panorama mozzafiato. Lei si aspetta una vacanza perfetta.

Si guarda intorno, non ha dimenticato niente. Lo specchio le conferma di essere in ordine, elegante e bellissima. La luce del sole accende riflessi castani sui capelli neri. Una pettinatura raccolta, morbida, con qualche ciocca che non è stata fermata dalle forcine. La pelle ha un leggero colore ambrato e gli occhi sono neri come l’ebano con ciglia lunghe e folte. Non ha bisogno di trucco, la pelle è perfetta. Concentra il suo sguardo sulla bocca, labbra rosse e sensuali si aprono in un candido sorriso.

Indossa un leggero abito a fiori, con il taglio perfetto per il suo fisico. L’orlo sfiora appena il ginocchio e le gambe lunghe sono valorizzate da un paio di scarpe con il tacco. Ogni dettaglio è stato studiato con cura. Elegante, bella, con una sensualità discreta, perfetta sotto ogni punto di vista.

L’auto che la sta aspettando è un’utilitaria celeste, pulita e lucida. L’abitacolo è caldo ma profuma di frutti di bosco e cannella.

Caricare il suo bagaglio in auto richiede solo un paio di minuti. Seduta nell’abitacolo lancia una rapida occhiata allo specchietto retrovisore. È pronta a partire. Sorride soddisfatta mentre gira la chiave dell’avviamento.

Seduta al posto di guida, con la schiena dritta contro il sedile, è tranquilla e rilassata. Il tempo previsto per il viaggio è di due ore. Dai finestrini vede scivolare via la cittadina e aprirsi la campagna. Raggiunge il paese di Castiglione e poi il ranch.

Ha il tempo per ripassare il suo piano. Andrà tutto bene, ne è certa. L’ha già utilizzato altre volte e non si aspetta imprevisti. Ha scelto quel posto con cura e anche la sua vittima è perfetta per i suoi scopi. Non c’è molto traffico a quest’ora, si può rilassare e ascoltare un po’ di musica. Può anche permettersi di cantare sulle note delle canzoni della sua emittente preferita.